Nella "Stanza dello Spirito e del Tempo"

05.05.2020 15:07



É solo fantasia...


Esiste un luogo, forse magico, nel quale, quando ci si entra, tutto quello che appare normale sembra scomparire. Le percezioni sono alterate e si passa in uno stato di profonda meditazione. È la "Stanza dello Spirito e del Tempo." Comprimendo delicatamente l'occipite e con dei movimenti molto lenti e leggeri in quella zona, i centri di controllo superiori vengono stimolati. Seguendo e rimanendo lì, in osservazione, si rimane presenti. Qualcosa di meraviglioso accade. Si sente e si vede il corpo rigenerarsi, il respiro cambiare e l'immaginazione raggiungere livelli elevatissimi. L'attenzione è precisa e consente una visualizzazione estrema. Esperimenti di ogni sorta accadono in quel luogo: il corpo si scompone, la linfa vitale scorre dando energia alle parti e piccoli omini aggiustano le lesioni presenti. In quel momento, in quello stato, tutto diventa possibile e il pensiero plasma la materia. Lì è possibile cambiare, sovvertire l'ordine delle relazioni e rigenerare ogni singola parte liquida, ogni tessuto. Ritornano sensazioni, pensieri, emozioni che sembravano dimenticate ed è possibile governarle, osservarle. Nuove connessioni e percezioni sono possibili e la cognizione del tempo e dello spazio è alterata ed è differente. È un andare oltre e si può essere consapevoli gestendo ed osservando gli avvenimenti che si manifestano nel proprio essere. Tutto quello che siamo è lì ed è modificabile. Siamo fatti della stessa sostanza di altre forme viventi e non. La sostanza è comune e sono le nostre relazioni che creano l'individualità di ognuno. Qui ci si rende conto che anche il dolore è una qualche forma di materia e che il pensiero, la mente, può modificare la materia. Con il movimento intrinseco e leggero si arriva ad un punto di equilibrio dinamico in cui cede la tensione accumulata, che sta lì da tempo. Una volta rilasciata, altri punti forti, come dei buchi più oscuri, attirano l'attenzione. Ma scendendo "con la torcia e con la spada", ci si può pian piano inoltrare nel profondo. Ogni cosa è possibile: il corpo può essere scomposto in pezzi, essere ridotto in polvere e con quest'operazione mentale scompare l'attaccamento e il dolore. Si può intervenire chirurgicamente con ogni sorta di ausilio: linfa vitale iniettata, piccoli attrezzi per togliere o estirpare tessuto danneggiato o in accumulo, laser che ricuce magicamente ogni parte. Dal centro della testa parte ciò che cura, parte la rigenerazione e si dirama fluidamente in ogni zona in cui si vuole indirizzare l'attenzione. È il corpo stesso che richiama ove ha bisogno. È qualcosa che va al di là ed esiste, è reale, è potente e ha la qualità dell'infinito. Passano ore senza la benché minima percezione del tempo oggettivo. Poi si esce da quello stato, si torna nella materia e si riassesta la corporeità, il pensiero. Però, a quel punto hai visto oltre e sai che esiste una grande potenza interiore che è la sostanza di cui il tutto è formato. Nella vita di questa dimensione, quella più conosciuta e abituale, bisogna allora cercare di modificare la qualità del movimento e del pensiero. Muoversi lentamente, con leggerezza, consapevolezza ed evitando i movimenti abituali, soprattutto le micro-contrazioni inconsce, automatiche. Rimanere in uno stato di espansione, di fluido, mangiare leggeri, bere liquidi ed ogni cosa che nutra la linfa vitale. Bisogna pulire i pensieri. Ogni cosa a suo tempo e tutto avverrà a tempo debito per chi continua a cercare.

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Il recupero delle memorie può aiutare nel processo di guarigione. Nella "Stanza dello Spirito e del Tempo", comprimendo delicatamente la zona dell'occipite, si entra nell' "altra dimensione" . Il corpo segue i movimenti giusti per quel momento e si riavviano sensazioni, ricordi ed emozioni che sembravano perdute. Ma nulla lo è. È come se la trama interrotta riprendesse a ricucirsi. Ci si rende conto che tutto è sempre stato presente dentro di noi, sebbene interrotto e pian piano, seguendo le tensioni ed azionando determinati punti nel cervello, tutto si svolge, attraverso un movimento di svolgimento a spirale. Si visualizzano le strutture corporee coinvolte e si recuperano ricordi, percezioni, emozioni. Azioni passate, in cui non c'erano lesioni, riaffiorano e si ritrova la forza, la reattività di una volta. La zoppia scompare in quel momento. Si rivedono persone dimenticate e vengono rielaborate sensazioni. Il processo non si ferma, altri punti di tensione attirano l'attenzione, altre parti del corpo, costole a sinistra, sterno a destra. Si visualizzano le strutture che si mettono al lavoro, gli organi, le fasce e il liquido che dal centro dei ventricoli cerebrali viaggia sin dove serve. La memoria è ricucita in queste parti, la storia individuale ha di nuovo coerenza e parti dimenticate tornano ad esistere nella coscienza, parti del corpo rimosse tornano ad essere percepite. Il dolore, che nasce da un'interruzione di una propria integrità, pare acquisire un significato diverso. Ora, non si può escludere che, con il tempo, continuando questo viaggio, nella "Stanza dello Spirito e del Tempo", nell' "altra dimensione", anche le lesioni più antiche, anche le parti rotte, secche e vecchie, potranno essere nutrite di linfa vitale e rigenerarsi completamente, come a cancellare la traccia mnestica che le ha rese tali, ma conservando l'insegnamento. Il processo di rigenerazione in realtà è già cominciato e a suo tempo tutto sarà di nuovo integro e funzionante, nutrito da quel fluido che dà la vita e forgiato dalla forza e dalla potenza della perseveranza di essere riusciti nell'intento. Con calma, pazienza, lasciar fare all'intelligenza insita dentro di noi e adoperare la volontà ed il movimento volontario per rendere il processo il più semplice possibile, cercando di spianare la strada all'intelligenza rigeneratrice vitale.

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Nella "Stanza dello Spirito e del Tempo", si può comprendere la quantità di blocchi che impediscono di essere fluidi. La fluidità avviene quando ci si affida al movimento del corpo, al sentire che ci porta verso la comodità e il benessere. Si può aiutare tale processo facendo dei micromovimenti lenti che vanno verso dove il corpo ci vuole guidare. In realtà non è un abbandonarsi, ma serve molta attenzione e presenza. Poi si arriva a un punto e cambia il movimento dirigendosi verso un'altra zona. Tornano fuori emozioni, ricordi. La mente agisce come blocco subliminale e per questo, andando sempre più a fondo, illuminati dalla "torcia" e protetti dalla "spada", si aumenta la capacità della presenza e dell'attenzione per sorprendere gli automatismi inconsci della mente e del corpo. Spesso partono delle contrazioni involontarie forti e ogni volta bisogna modulare, con calma, con lentezza. È un lavoro certosino, lungo, a volte scoraggiante, altre appassionante e divertente. Si prosegue, con la consapevolezza di essere riflessi individuali di un qualcosa che sta al di là e che accomuna tutti e tutto.

Ma è solo fantasia...